‘Luna Nuova’ organizza a Ostia sabato 5 ottobre - dalle ore 10 alle 13 - un’assemblea contro le infiltrazioni mafiose nel territorio. Dopo il flash-mob del 21 settembre, l’impegno dunque prosegue.
Sottoscritto
da centinaia di cittadini, l’evento e' frutto dell'impegno
dell’associazione Luna Nuova che sottolinea “Il silenzio istituzionale
(Municipale, Comunale e Regionale) che ha caratterizzato gli arresti
dello scorso luglio e le notizie inquietanti riportate dall’informazione
relative al pieno coinvolgimento delle Istituzioni pubbliche, a frodi e
fallimenti pilotati in maniera bipartisan, a discariche di materiali
altamente nocivi, all’assoluta mancanza di trasparenza nelle
aggiudicazioni e negli appalti, a rinvii a giudizio per grandi opere”.
La
nota diramata da Luna Nuova e’ assolutamente chiara: “I cittadini che
vogliono difendersi non intendono chiudere gli occhi. Accendere le luci
sulle collusioni evidenti e non evidenti, colpire il malaffare ovunque
si rintani, sostenere chi contrasta le illegalità è compito di ogni
cittadino soprattutto quando le Istituzioni, tacendo, acconsentono. Dopo
il flash-mob del 21 settembre in piazza Anco Marzio, la resistenza
continua”.
Esattamente nel salone della Parrocchia S.Monica di Ostia e non nella
sala del Municipio, richiesta alla fine di agosto: ma “Tolta ai
cittadini per farne un semplice comitato di affari … proprietà privata
della vecchia/nuova casta. Affari sporchi, probabilmente, visti i
precedenti e la paura di agire alla luce del sole. Le falde acquifere
della politica inquinate da tanti anni di collusioni e omertà dovranno
avere sempre chi scava a testa alta”.
Toni
netti e perentori quelli usati dall'associazione che in modo
altrettanto palese scrive che si tratta di “Ipocrisia stupirsi in merito
a quanto sta affiorando dalle inchieste sull'associazione di carattere
mafioso (art. 416-bis c.p.) e sul potere che ha esercitato nel controllo
del territorio romano, in particolare sulla gestione delle Risorse
pubbliche sul Litorale, con le sue spiagge ma non solo. E’
irresponsabile sostenere che l’operazione della Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) ‘restituisce normalità al nostro Litorale’ ed ‘è ora di passare al ‘fare’ in nome dello sviluppo e della crisi’".Rischia,
quindi, d'essere complice e omertoso il silenzio di queste settimane da
parte delle Amministrazioni locali - Municipio, Comune, Regione - e
della classe politica.
“Se le Istituzioni non sono indipendenti dagli interessi privatistici
e dalle pressioni malavitose, la politica viene svuotata del suo ruolo
di rappresentanza e rappresentatività. Il grado di omertà politica si
misura anche nel progressivo occultamento dei luoghi decisionali, dalla
cancellazione della partecipazione attiva della cittadinanza, nella non
definizione e/o nel mancato rispetto di un “ sistema di regole”, dalla
mancata trasparenza nei procedimenti amministrativi di assegnazione di
Bandi e Concessioni”.
Insomma: prima del ‘fare’, bisogna garantire che esso sia libero da
ogni legame con i professionisti della mafia e dell’antimafia di
facciata.
I
cittadini continueranno a pretenderlo anche in occasione dell’evento di
sabato, “Dimostrando perché bisogna sospendere il progetto del
raddoppio del Porto (costo 80 milioni di euro), il tunnel sotto il Canale di Fiumicino (35 milioni) e il Distretto Balneare”. (da prismanews)
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
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