Nonostante sia stato firmato dal Campidoglio, il 6 dicembre scorso, il “Patto per lo sviluppo, la legalità e la trasparenza nei lavori pubblici di Roma Capitale”, è stato confermato che l’unica opera strategica a Roma resta il raddoppio del Porto ad Ostia. Questa mattina, infatti, durante l’incontro organizzato dal capogruppo del PD, Francesco D’Ausilio, dal titolo “Agenda per il Litorale”, presenti anche gli Assessori Giovanni Caudo, Paolo Masini e Guido Improta, alla domanda specifica nessuno ha risposto sulla necessità di combattere le infiltrazioni malavitose partendo proprio dalla sospensione delle opere pubbliche cadute nel mirino dell’Antimafia. Ricordiamo che Luna Nuova da mesi ha chiesto la sospensione del raddoppio del Porto di Roma e dei decreti attuativi del Distretto Turistico Balneare a burocrazia zero, dopo che le indagini della Direzione Distrettuale Antimafia hanno portato alla luce legami criminali tra enti, istituzioni e mafie, affinché non si ripetano interventi come quelli attuati negli ultimi 10 anni sul territorio, con conseguenze devastanti per il suo sviluppo e la sua crescita economica, sociale e culturale, e che hanno consentito il radicamento della criminalità organizzata di stampo mafioso.
Per questi motivi da gennaio Luna Nuova proporrà degli incontri tematici a cadenza mensile per tenere alta l’attenzione sulle opere pubbliche da centinaia di milioni previste sul territorio.
Inoltre, dal 17 dicembre Luna Nuova seguirà tutte le fasi del processo che si terrà presso il Tribunale di Roma, X sezione penale, contro i 51 arrestati dell'operazione "Alba nuova" di luglio, accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso e dove il Comune di Roma ha dichiarato che si costituirà parte civile. Proprio per questa ragione siamo sorpresi che non sia stata accompagnata da atti amministrativi concreti, dettati da principio di cautela e trasparenza, volti alla sospensione di un’opera strategica da 100 milioni come il raddoppio del Porto.
Comunicato Stampa Luna Nuova
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)