giovedì 14 febbraio 2019

L'OSCURAMENTO DI LUNA NUOVA NON C'È MAI STATO: LO CONFERMA FACEBOOK

Un dovuto chiarimento ai nostri lettori. Luna Nuova non è MAI stata un'associazione. L'oscuramento da alcuni dichiarato della nostra pagina Facebook non c'è MAI stato per il semplice motivo che non poteva MAI essere autorizzato. L'iniziativa del PM della Procura di Roma, Eugenio Albamonte, di emettere un discutibile decreto di oscuramento, non era dunque praticabile ed è strano che sia stato a farlo a marzo 2016, durante il processo di Mafia Capitale, un pubblico ministero (nato nel 1967 a Venezia, magistrato dal 1995) considerato dalla Procura di Roma punto di riferimento della lotta ai crimini informatici, esperto di social network, nonchè ex presidente (2017- 8) dell'Associazione Nazionale Magistrati in quota a Magistratura Democratica. È noto che Luna Nuova dà fastidio perchè racconta le verità che annullano i bugiardi seriali. Forse per questo si cerca di censurarci illegittimamente?
Qui di seguito il diniego all'oscuramento del 13 settembre 2016 inviato da Facebook ad Albamonte. Dopo taĺe diniego, non solo la pagina ma neppure uno dei 3 post ritenuti 'illeciti' da Albamonte è MAI stato rimosso. Sono ancora pubblici e mai ci è stato richiesto di rimuoverli o di ospitare repliche ai contenuti.
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Milano 13 settembre 2016
Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma
Alla c.a. del Pubblico Ministero Eugenio Albamonte

Oggetto: procedimento penale n. XxxxX decreto di sequestro preventivo n. XxxxX (traduzione di cortesia)

Egregio Dott. Albamonte,

La contatto in riferimento al procedimento penale indicato in oggetto. Sono venuto a conoscenza del fatto che il Suo ufficio ha ordinato l'esecuzione del decreto di sequestro preventivo n. XxxxX nei confronti dl Facebook Ireland Limited (“Facebook Ireland”) ai sensi dell'art. 321 c.p.p., concernente i profili Facebook di sei utenti del sito e una pagina Facebook pubblica. Per comodità, allego una copia del decreto di sequestro preventivo suddetto. Come esplicitato nelle Condizioni d'uso di Facebook (“Statement of Rights and Responsibilities SRR"), il servizio Facebook è gestito da Facebook Inc., una società avente sede legale nello Stato del Delaware, USA, e da Facebook Ireland, una società avente sede legale nella Repubblica d'lrlanda. Come meglio evidenziato nella nostra Data Policy, Facebook Ireland è la responsabile del trattamento dei dati personali degli utenti di Facebook localizzati al di fuori degli Stati Uniti e del Canada, compresi gli utenti Italiani. Le Condizioni d’uso e la Data Policy di Facebook sono disponibili al seguente link: https://www.facebook.com/policies
La prego di far presente che Facebook Ireland, avendo sede fuori dal territorio Italiano, non è soggetta alla giurisdizione dei Giudici Italiani. Le infomazioni contenute in questa lettera non devono suggerire una diversa interpretazione. Nel procedimento penale summenzionato, nell'ambito del quale si stanno svolgendo le indagini per il reato di diffamazione ex art. 595 c.p., è stato ordinato a Facebook Ireland di rimuovere completamente i profili di sei utenti e di una pagina pubblica. Facebook Inc. e Facebook Ireland possono rispondere rispettivamente alle richieste di natura gludiziaria sulla base dei loro termini di servizio e della legge a loro applicabile. Analizzando il decreto di sequestro preventivo di cui sopra, ho ragione di ritenere che l’ordine di rimuovere completamente i post e la pagina pubblica in questione sia sproporzionato. Mentre il decreto di sequestro preventivo si riferisce a specifici contenuti illegali postati sui profili e sulla pagina, l’ordine dl rimozione non si limita a tali contenuti. L'ordine si riferisce, infatti, aIIa rimozIone totale del profili e della pagina, i quali non contengono solamente i contenuti in questione, ma anche altri contenuti leciti. L’ordine di rimuovere i profili e la paglna, pertanto, richiede che vengano rimossi anche dei contenuti leciti, azione non necessaria e dannosa sia per Facebook che per i suoi utenti. Di conseguenza, chiedo rispettosamente che la modalità del sequestro preventivo venga raggiunta attraverso misure alternative e meno restrittive ovvero. un ordine che si limiti alla rimozione dello specifìco contenuto ritenuto illecito. L'attuale ed ampio decreto di sequestno preventivo incide negativamente sui diritti fondamentali dei nostri utenti di esprimersi liberamente e di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso i media (così come sancito dalle leggi internazionali e da quella italiana). Se Facebook Ireland rimuovesse completamente i profili e la pagina in questione, si otterrebbe una chiusura permanente degli interi profili degli utenti, anzichè la rimozione mirata e selezionata dei presunti contenuti illeciti in questione. Come illustrato sul nostro sito web, Facebook è stato fondato sulla base del principio di libertà di espressione personale. La missione di Facebook è quella di creare un mondo più aperto e connesso. Facebook cerca di fornire una piattaforma dove le persone possono condividere e visualizzare liberamente contenuti, messaggi e idee, rispettando comunque i diritti dei terzi. Per facilitare il raggiungimento di questo obiettivo, Facebook lavora duramente anche per far si che la sua piattaforma sia un luogo di condivisione e di connessione sicuro e rispettoso. Questa finalità ci obbliga a compiere delle scelte difficili  bilanciate tra la libertà dI espressione e il rispetto della comunità. Facebook proibisce che i contenuti siano tesi a danneggiare qualcuno direttamente, ma permette che ne vengano pubblicati alcuni che potrebbero essere ritenuti sgradevoli o discutibili da qualche soggetto. Facebook definisce dannoso i contenuti che incitano alla violenza, al furto, alla distruzione di beni, o che infliggono direttamente stress emotivo a un individuo specifico (per esempio, il bullismo). Una lista dl contenuti proibiti può essere trovata tra i nostri Community Standard a questo link: www.facebook.com/communitystandards. Ogni interferenza con Ia libertà dl espressione dei nostri utenti deve essere prevista dalla legge, necessaria, proporzionata e confome a uno scopo legittimamente perseguito. A tal fine, chiedo rispettosamente che l'Autorità Gludiziaria limiti Ia portata del sequestro summenzionato, indicando gli URL specifici dei contenuti ritenuti illeciti dei quali è stata ordinata la rimozione. Spero che la spiegazione delle circostanze di cui sopra e la nostra richiesta forniscano informazioni che potranno esser d'aiuto nella risoluzione di questa questione. Rimango a disposizione per ogni ulteriore chiarimento.
Con osservanza.

Andrea Kirkpatrick
Associate General Counsei
Facebook inc.

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