giovedì 10 dicembre 2020

GLI "ANEDOTTI" INFILTRATI DI FEDERICA ANGELI

 

Negli anni gli anedotti cambiano, come il vento.

“Quando facevo l’infiltrata nello stabilimento balneare dei Fasciani (il 'Village', ad Ostia dove la conoscono tutti n.d.r.) avevo la cabina accanto a quella di Carmine Spada e un giorno arrivò arrabbiatissimo, imprecava, trattava male le figlie e la moglie. Andai dalla Signora Fasciani che ovviamente non sapevano perché ero lì in quello stabilimento come semplice cliente e chiesi per quale motivo fosse così arrabbiato Carmine Spada e lei, mi ricordo, mi rispose ridendo che non aveva potuto spacciare nella su piazza, piazza Gasparii, per tutta la notte per colpa di un innamorato che aveva fatto la serenata alla moglie sotto le finestre. Ed era durata ¾ ore, quindi la musica e le luci avevano disturbato l’attività di spaccio”. (9/12/2020, LINK)

"Un giorno vado al mare e becco la signora Fasciani, la moglie di don Carmine, il boss di Ostia che fissa un gatto... Mi fa cenno con la mano di avvicinarmi a lei: "Io amo i gatti, e lo sa perché? Per due motivi: er primo è che sono fedeli, er secondo è perché nun parlano". Due giorni prima le avevo detto che stavo lavorando su di loro per un'inchiesta giornalistica sulla malavita a Ostia. Però, ad onor del vero almeno in maniera diretta non mi hanno mai stoppato né scoraggiato o intimidito quando faccio un'inchiesta per me la prima regola è l'onestà... E quando parlai con loro, cercando persino di coinvolgerli con un'intervista, gli spiegai per filo e per segno ciò che stavo facendo e il senso del mio lavoro: ricostruire il malaffare a Ostia arrivando a nomi e cognomi di colletti bianchi che mai erano stati fatti. Gli spiegai che ormai chi loro erano e le inchieste giudiziarie che li avevano coinvolti erano cosa nota a tutti. Ma io volevo di più. La moglie di Carmine Fasciani, ma anche la figlia Sabrina, non ci crederai, mi adoravano. Per la mia onestà e franchezza e consapevoli che ciò che a me interessava non era il traffico di droga in arrivo, ma vedere fino a che punto intorno e malgrado loro la galassia mafia si era mossa. Perché credimi, i Fasciani sono solo più esposti di tanti altri. E quelli con un codice d'onore vero, che i Triassi e gli Spada non avranno mai. Sabrina Fasciani un giorno mi si avvicinò, mi strinse la mano e mi disse: t'ho sentito al telefono con l'avvocato tuo che gli spiegavi che preferivi essere condannata (cosa che poi è successo, la mia prima e unica condanna per diffamazione a mezzo stampa) piuttosto che fare il nome della fonte (unica cosa che mi avrebbe salvato dalla condanna). Beh...tanto de' cappello (mi disse), tu sei una seria. Altrimenti qua dentro (nello stabilimento) non ce potevi mette piede. E la prima persona a cui Sabrina ha scritto dal carcere, dopo l'arresto a luglio, sono stata io". (2015)

"È per questo che io ti faccio entrare in questo stabilimento. Te sei una seria, non scrivi cavolate e non dai pugnalate alle spalle. Per questo un giorno, se vorrai, scriveremo un libro insieme. Avrà come titolo: La figlia del boss, ti piace?". Il loro spessore era differente rispetto a quello degli Spada, che invece sono persone senza scrupoli. Che prima o poi te la fanno pagare". (2015 - LINK)
 
Qui, invece, la versione "infiltrata" accanto a Franco Mirabelli (PD), allora membro della Commissione antimafia che (tranquillo) ritiene che tutto sia normale.