lunedì 4 aprile 2016

SABELLA, IL “MAFIA-HUNTER” DEL PD. DA “CAPITALE INFETTA” A “CAPITOLI INFETTI”

I cittadini e gli imprenditori di Ostia si interrogano
(Comitato X Municipio - Mare di Roma)
Basterebbe il titolo per chiosare sull'esperienza di Alfonso Sabella ad Ostia, ma vale la pena rimarcare alcuni episodi esemplificativi a poche ore dalla presentazione del suo libro “Capitale infetta” presso il Teatro del Lido ad Ostia il prossimo 6 aprile in compagnia di Rosy Bindi (PD). Sabella, ex  Assessore alla Legalità e ai Beni Confiscati alla Mafia del Comune di Roma è stato, dal 29 aprile 2015 all'8 settembre 2015, anche "delegato all'esercizio sostitutivo delle funzioni amministrative di Presidente del Municipio Roma X".  Il parlamentino ostiense non è stato commissariato per mafia sotto il mini-sindaco “avvitatore di lampadine”, Andrea Tassone (PD), dimessosi il 18 marzo 2015, bensì  sotto il mini-‘governicchio’ di Sabella. Lo dichiara lo stesso Sabella nel suo libro, che per il numero di strafalcioni contenuti dovrebbe titolarsi ‘Capitoli infetti’. “Il nostro tempo, purtroppo, scade appena quattro mesi dopo, il 27 agosto, quando il Municipio di Roma X, più popoloso ed esteso di Reggio Calabria, verrà sciolto per mafia” e continua “a Roma l’unico sciolto per mafia sono stato proprio io” (pag. 131). Tra una ‘distrazione’ e l’altra, come nel caso dello stabilimento Village; tra un’operazione maschia e l’altra, come nel caso delle “ruspe della legalità” o i “varchi della legalità”, finiti sotto inchiesta e che hanno valso al mafia-hunter il nomignolo di Affondo Sabbiella e ai cittadini un risarcimento del danno a tre gestori delle spiagge di Castelporziano; tra una confusione di persona e l’altra, come nel caso di Nazzareno Fasciani, che Sabella scambia nel suo libro per il figlio di Carmine quando invece è il fratello; Sabella si tiene in forma facendo le vasche non al Polo Natatorio di Ostia bensì al largo del Nazzareno, sede del Partito Democratico, cavalcando i diktat del Commissario del PD di Ostia, Sen. Stefano Esposito. Sul ruolo politico ricoperto da Sabella hanno storto il naso in molti, tranne il PD ovviamente. Persino l’Unione delle Camere Penali. Ma Sabella se ne frega. A lui non basta essere uno e trino (magistrato, assessore e portavoce del PD) e allora indossa i panni dello sceriffo girando con la pistola tra i dipendenti nel Palazzo del Governatorato sede del Municipio.
Il commissariamento per mafia del mini-‘governicchio’ di Sabella avviene nonostante non ci sia alcun politico o amministrativo indagato per mafia, contrariamente all’affermazione del Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, che parla di un “sostanziale asservimento della struttura politica ed amministrativa del Municipio X agli interessi della criminalità organizzata”, palesandosi così l’ipotesi di un eccesso di potere . Ma il culmine lo si raggiunge con le dichiarazioni di Matteo Orfini, Presidente del Partito Democratico: “se il Pd non avesse commissariato Ostia, Roma sarebbe stata sciolta per mafia”, frase di rilevante gravità mai smentita dai Prefetti. Inoltre, non è dato sapere perché si consentirà l’esercizio del voto su un territorio commissariato per mafia alle prossime elezioni amministrative comunali, mentre si impedirà quello per il Municipio X che ha poteri limitati e spesso solo consultivi. Tradotto, potranno ricandidarsi al Comune di Roma tutti i consiglieri municipali dell’era Tassone e si voterà negli stessi seggi in cui si è riconosciuto il controllo dei voti per la presenza di associazioni di stampo mafioso.
Insomma, ad Ostia siamo passati dalla gestione di un mafia-hunter commissariato per mafia ad una Commissione Prefettizia che in Commissione Antimafia parla di problemi urbanistici, amministrativi e idrogeologici su cui la Commissione non ha alcuna competenza. Ma il Presidente della Commissione Rosy Bindi invece di fare luce sulle opacità di cui sopra, viene ad Ostia a presentare il libro di Sabella, in un territorio che sembra sempre più controllato dal PD, ante e post Tassone, mentre l’ “asservimento della struttura politica ed amministrativa del Municipio X agli interessi della criminalità organizzata” è ancora non pervenuta.

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