sabato 6 giugno 2015

OSTIA, IL CASO TASSONE E LE BUGIE DI ORFINI ED ESPOSITO (PD)

Il PD sapeva che per l'ex-presidente del X Municipio, Andrea Tassone, prima delle sue finte dimissioni del 18 marzo 2015, erano già stati richiesti dalla Procura di Roma gli arresti domiciliari?
Il fatto si evince da quanto scritto a pagina 418 dell'ordinanza di applicazione di misure cautelari firmata il 29 maggio 2015 dal Giudice per le indagini preliminari, dott.ssa Flavia Costantini: "nonostante la incensuratezza, si deve considerare che Tassone continua a esercitare il proprio ruolo di pubblico amministratore". L'affermazione è chiara: secondo la Procura bisognava arrestare Tassone quando ancora era presidente del X Municipio per evitare il pericolo concreto che da parte sua venissero reiterate condotte criminose, analoghe per gravità a quelle descritte nell'ordinanza stessa. Sono però trascorsi almeno 2 mesi tra la richiesta e gli arresti domiciliari di Andrea Tassone (4 giugno 2015). Cosa ha fatto nel frattempo il PD romano e quello di Ostia? Se il PD sapeva, ha 'gestito' le dimissioni di Tassone? Se il PD non sapeva, ha 'gestito', l'operato di Tassone?

Ricordiamo che Matteo Orfini, eletto il 14 giugno 2014 Presidente del PD, è stato direttamente nominato da Matteo Renzi il 4 dicembre 2014, a seguito dello scandalo della cosiddetta Mafia Capitale, commissario straordinario del PD romano. Stefano Esposito, senatore PD e membro della Commissione Antimafia, è invece stato nominato commissario straordinario del PD di Ostia il 22 febbraio 2015, nomina ricevuta da Orfini e Tassone stesso (sic!), che così lo comunicò alla stampa: "Con il Commissario del Pd Roma, Matteo Orfini, abbiamo condiviso la necessità di affidare un ruolo di supervisione al senatore Stefano Esposito". Il motivo del commissariamento del PD di Ostia era quello di rafforzare il partito "nella lotta alla criminalità e alle infiltrazioni mafiose" presenti nel X Municipio. La stessa versione dei fatti fu dichiarata alla stampa il 18 marzo 2015 da Andrea Tassone durante la conferenza indetta per le sue dimissioni da Matteo Orfini al Nazareno, a cui era presente anche il senatore Stefano Esposito: sul X Municipio ci sono pressioni mafiose. Addirittura il PD ebbe il 'coraggio' di lanciare un ultimatum al sindaco Ignazio Marino: senza aiuti sul litorale non riusciamo a combattere contro le bande che si sono infiltrate dappertutto. Anche Andrea Storri, ex-assessore al bilancio di Ostia, confermò: "Le dimissioni sono la drammatizzazione di un contesto. La mafia si è radicata nel tessuto commerciale amministrativo e tecnico della città, ma noi non abbiamo gli strumenti per contrastarla".
I fatti, come sappiamo, sono stati altri: Tassone si è dovuto dimettere il 18 marzo ed è stato arrestato il 4 giugno per "Mafia Capitale", rivelandosi un falso quanto da sempre da lui dichiarato e cioè della sua collaborazione e trasparenza con il Procuratore Capo di Roma, Giuseppe Pignatone, versione più volte confermata, a copertura, anche da Repubblica tramite la sua giornalista Federica Angeli.

Orfini ed Esposito hanno sempre negato, fino all'ultimo, che Tassone fosse coinvolto nelle indagini di "Mafia Capitale". Orfini lo ha dichiarato pubblicamente nel corso della puntata di Ballarò di martedì 2 giugno 2015, addirittura sostenendo che proprio il PD non fosse coinvolto in "Mafia Capitale". Esposito lo ha scritto su Facebook il 26 maggio, ribadendolo dopo l'arresto: "Tassone non era indagato per mafia capitale, da oggi lo è". Però Orfini ed Esposito erano informatissimi su come procedevano le indagini per "Mafia Capitale" grazie a quanto sostenuto dalla giornalista di Repubblica, da loro sempre difesa, Federica Angeli, che non solo ha definito Tassone "la miglior amministrazione che io abbia mai visto" ma che su Repubblica scriveva il 19 febbraio 2015 (pochi giorni prima della nomina di Esposito) riferendosi alle indagini della Procura sul X Municipio: "Pare si comincino a delineare alcune responsabilità e su un assessore  -  unico neo di una giunta Pd ad oggi estranea all'inchiesta Mondo di mezzo  -  calano ombre pesanti. Sembra infatti che questo giovane assessore possa aver proseguito il lavoro sporco del direttore dell'ufficio tecnico della passata giunta, Aldo Papalini, arrestato qualche mese fa per corruzione e colluso con la malavita di Ostia". Ora, a parte che del 'giovane assessore' non c'è alcuna traccia nelle vicende giudiziarie e che ad Aldo Papalini la Cassazione ha revocato gli arresti, è quasi incredibile che si conoscessero tali dettagli e si ignorasse la posizione processuale di Tassone. Oppure, come forse è la verità, bisogna prendere tutte le dichiarazioni sopra riportate come un'enorme, unica bugia, necessaria per nascondere cinque verità:

1) Giuseppe Pignatone, Procuratore Capo di Roma, definisce il malaffare politico a Roma una 'Mafia Capitale' (art.416.bis c.p.)
2) Andrea Tassone è invischiato nei fatti di 'Mafia Capitale' dall'inizio del suo mandato (giugno 2013), con forti contatti sul territorio anche con il centrodestra del passato (Fabrizio Testa) e quello attuale (Luca Gramazio) coinvolto in "Mafia Capitale"
3) Matteo Orfini e Stefano Esposito non hanno mai fatto chiarezza per primi, senza aspettare la Procura, sull'operato di Andrea Tassone, pur avendo fatto accesso a tutti gli atti amministrativi emessi da Tassone
4) Repubblica, con Federica Angeli, non a caso premiata da Tassone nel 2014 con il discusso premio "Donna dell'anno del X Municipio", non ha mai aperto un'inchiesta sull'operato di Andrea Tassone
5) L'unica mafia ad Ostia oggi riconosciuta è quella della famiglia Fasciani, il cui stabilimento balneare veniva frequentato da Federica Angeli che riconosceva loro, stimandoli, "un codice d'onore vero" (ma può dire certe frasi un'eroina dell'antimafia?)

Tutto quanto sopra si riassume pertanto in una sola frase. la Procura di Roma non ha mai ceduto alle pressioni del PD ed ha arrestato Andrea Tassone. Ora la Giustizia farà il suo corso senza che il PD possa impedirlo.
E per sorridere, davanti a tanta tristezza, l'imbarazzante encomio di Federica Angeli ad Andrea Tassone, pubblicato sulla sua pagina di Facebook: "Caro Andrea Tassone... Ho osservato il tuo lavoro di questi mesi. La tua onestà e il tuo dire no a pressioni e lobby non l'ho mai trovata in nessun politico. Vai avanti così. Sei davvero grande. Pulito. Forte. Determinato. Viva i varchi al mare. Viva la pedonalizzazione. Viva te e il tuo staff. Perché ci avete dimostrato che la politica è pulita. Sempre a fianco di chi si batte per il bene di un quartiere per troppo tempo abituato a favoritismi e mafiosità. Grazie a nome dei tantissimi che sono con te".

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