lunedì 18 agosto 2014

LE LEZIONI DI GIORNALISMO DI FEDERICA ANGELI (2) - «Cui prodest scelus, is fecit» (Seneca)


"PER (nome e cognome del giornalista Y) DA (nome e cognome giornalista A)
[…] Mi spiace non potermi dedicare a (nome della località) per darti lezioni di giornalismo. Avresti molto da imparare. Purtroppo ho casi nazionali da seguire[ …] non minchiate […] Sei una persona piccola […] Arrenditi. Sei un meschino. […] mio caro piccolo cronista di cui nessuno sa davvero il poco spessore umano e professionale che nascondi. Sei scandaloso. Vergognati. Almeno una volta ogni due mesi.
POTETE CONDIVIDERE. GRAZIE"

Giornalista A su Giornalista Y: “Colluso” “Fazioso” “Mister Merda” “meschino” “piccolo uomo” “mavattelapijainderculo” “Se ci sei tu ok. Basta che non ci sia (cognome Giornalista Y) che non si può leggere … Lo dice anche la barista sotto casa mia … ah dottore’ ma lei lo conosce? Beh allora lei glielo dica che nun se po’ legge sto (cognome Giornalista Y). Imparerà. E’ alle prime armi il ragazzo, si farà …" “ma del resto da uno che plaude (nome e cognome Giornalista Y), cosa ci si può aspettare?"

(QUESTE SONO ALCUNE DELLE 'PAROLE' RIVOLTE CONTRO UN GRANDE PROFESSIONISTA CHE HA TUTTA LA NOSTRA STIMA E SOLIDARIETA')
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)

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