Nel frattempo Libera, insieme alla UISP, riesce a prendere in affidamento la spiaggia ex-Amanusa, che non era in odore di Mafia, contrariamente a quanto da loro affermato. Addirittura la coop. Roy’s, che aveva vinto il bando e gestito la spiaggia fino ad allora, è stata oggetto di basse insinuazioni e accuse da parte del responsabile di Libera, Marco Genovese, secondo il quale addirittura veniva negata “l'acqua pubblica alla clientela” e si operava “ristorazione abusiva”.
La coop. Roy’s, pur essendo arrivata prima nel bando, ha perduto la gestione dell’Amanusa per una multa di 400 euro che era stata indultata (la Coop. Roy’s era arrivata terza nel bando precedente, bloccato in autotutela dall’ex Presidente del Municipio X, Andrea Tassone, arrestato per Mafia Capitale).
L’affidamento della spiaggia libera più bella di Ostia è andata proprio a Libera-UISP. Inaugurata la stagione in pompa magna con tutte le istituzioni, compreso l’Assessore alla Legalità, Alfonso Sabella, Libera incappa “nei controlli condotti ad Ostia dalle forze dell’ordine nei chioschi delle spiagge pubbliche. A occuparsene sono stati gli agenti del Commissariato Lido mentre il chiosco La Cayenne è stato ispezionato dai Carabinieri, presenti anche i tecnici dell’Ufficio d’Igiene e della Sicurezza sui luoghi di lavoro. La nota diramata dalla Questura informa che “in esito ai controlli effettuati risultano identificati 17 lavoratori, riscontrate 9 violazioni ed elevate sanzioni amministrative per un totale di euro 27.662 in ordine a svariate infrazioni/inadempienze tra cui si registrano: mancanza dei requisiti strutturali, inidoneità dei luoghi di lavoro, mancanza nomina medico competente, mancata corretta applicazione del piano di autocontrollo aziendale, violazione circa irregolarità delle superfici di somministrazioni, mancate emissioni di scontrini fiscali" (da Il Messaggero, Ostia-Litorale, pag. 41 - di Giulio Mancini).
Insomma, Libera-mente antimafia.
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