Applaudiamo all’ennesima iniziativa antiabusivismo nel Municipio X, commissariato per Mafia, e speriamo che non sia un caso isolato. E’ del 29 luglio 2017 infatti il sequestro di lettini e ombrelloni sulla spiaggia del Faber Beach. Quello che non capiamo invece sono le modalità, che rimangono oscure, cosa contraria ai principi di legalità e trasparenza. Con funzione di polizia giudiziaria, il Vice Comandante del Corpo di Polizia Locale di Roma Capitale, Antonio Di Maggio, è intervenuto avvalendosi di personale delle unità operative di Pianificazione e Servizi Operativi (PSO) e Gruppo Pronto Intervento Traffico (GPIT), entrambe dirette da lui. Perché queste due unità sono state coinvolte in una simile operazione che avrebbe dovuto essere gestita dal X Gruppo Mare? La spiaggia dove è avvenuto l’intervento non è del Comune di Roma e dunque non è una spiaggia libera ma è stata affidata, per scopi istituzionali, al Ministero della Pubblica Istruzione, che poi ha selezionato per la sua gestione l'Istituto Tecnico Navale M.A. Colonna,(1), al quale non è stata contestata alcuna violazione. Perché si è operato un sequestro secondo l'art. 13 della legge 689/1981 che segue i limiti del c.p.p.? Il reato contestato è amministrativo (multa di 1.032 euro) ed è quello descritto nell'art.115 TULPS, cioè è stato riconosciuto al 'noleggiatore di lettini' lo status di Agenzia di Affari che "si offre come intermediaria nell'assunzione o trattazione di affari altrui, prestando la propria opera a chiunque ne faccia richiesta". Tradotto, avrebbe noleggiato i lettini di altri senza permesso comunale.
Peccato che l'attività contestata non rientri nella
tipologia delle Agenzie di Affari in quanto si tratta di prestazione di servizi
svolta direttamente in favore di soggetti determinati. Se ciò non fosse vero,
si sarebbe dovuto identificare anche il proprietario dei lettini e dunque
motivare l'accusa di intermediazione. Ricordiamo, infatti, che le Agenzie di
Affari sono disciplinate dagli articoli da 115 a 120 del TULPS e sono tenute a
presentare una Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) ex art. 19
della legge 241/1990 e s.m.i. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, le
tipologie di Agenzie di Affari più ricorrenti sono: vendita di auto usate conto
terzi; Pubblicità Spedizioni e trasporti; Pratiche inerenti il decesso di
persone; Mostre, esposizioni e fiere campionarie; Collocamento di complessi
artistici di musica leggera; Richiesta certificati conto terzi; Vendita
biglietti di pubblici spettacoli; Intermediazione di rollini fotografici;
Cambiavalute (D.Lgs. n. 169/2012, art. 5). La competenza in materia di Agenzie
di Affari è stata trasferita con D.Lgs. n. 112/98 ai Comuni pur rimanendo
alcune tipologie di competenza della Questura. Per stabilire l'importo della
sanzione amministrativa il Vice Comandante Di Maggio è ricorso all'art.17bis
sempre della legge 689/1981 (multa del valore di 1.032 euro). Dunque, Di Maggio
ha contestato l’ipotesi di violazione del regolamento comunale (mancanza di
SCIA) attribuendo all'attività di noleggio di lettini e ombrelloni, ad offerta
libera, lo status di Agenzia di Affari. Secondo l'art.17 della 689/1981 i
verbalizzanti dovranno ora presentare un rapporto per violazione del
regolamento comunale al Sindaco Virginia Raggi e secondo l'art. 18 della stessa
legge il noleggiatore potrà presentare opposizione entro 30 giorni. Invece,
dalla data di presentazione dell'opposizione, scaduti 10 giorni, il Sindaco
dovrà emettere ordinanza di ingiunzione pagamento o di archiviazione, in
entrambi i casi restituendo le cose sequestrate (art.19 TULPS).
Insomma, Di Maggio ha forzato un po' la mano per operare
questo sequestro. Per altro, le unità operative impiegate dal Vice Comandante
si occupano di traffico stradale, mentre la competenza su operazioni di anti
abusivismo è della Polizia Municipale X Gruppo Mare. A Di Maggio invece sono
state affidate le "attività di coordinamento operativo su obiettivi
multidisciplinari di particolare complessità indicati
dall'amministrazione", un incarico molto importante e delicato in quanto è
di fatto il ‘braccio armato’ del Sindaco Raggi. Mentre le spiagge libere versano
in condizioni penose, la Pineta di CastelFusano continua ad andare a fuoco, il
traffico impazzisce e il Corpo di Polizia Locale, soprattutto ad Ostia, è
sotto organico, perché l’Amministrazione trova il tempo di impiegare unità
operative dai compiti così delicati nei confronti di un solo abusivo e non su
tutti gli abusivi che imperversano sul Litorale, oltretutto con una discutibile
interpretazione della legge?
Non sarebbe infatti la prima volta che assistiamo nel nostro Municipio, in cui esiste una Commissione Straordinaria Prefettizia, a sequestri e dissequestri a causa delle modalità con le quali si è intervenuti. Non vorremmo che le ragioni siano da cercarsi in operazioni propagandistiche da parte di una politica senza scrupoli scesa in campagna elettorale.
Non sarebbe infatti la prima volta che assistiamo nel nostro Municipio, in cui esiste una Commissione Straordinaria Prefettizia, a sequestri e dissequestri a causa delle modalità con le quali si è intervenuti. Non vorremmo che le ragioni siano da cercarsi in operazioni propagandistiche da parte di una politica senza scrupoli scesa in campagna elettorale.
Il dubbio trova conferma dalla notizia diffusa, ad esempio, dal quotidiano La Repubblica, che non solo ha spiattellato il nome
del noleggiatore, in grave violazione, ma ha attribuito al noleggiatore un mai
esistito ruolo di 'gestore del Faber Beach', oltre ad aver utilizzato le foto
scattate sulla spiaggia dal Corpo di Polizia Locale. Ma, cosa ancora più grave,
ha utilizzato un'operazione antiabusivismo (ancora ‘tecnicamente’ da definire)
per sferrare un grottesco attacco al M5S, fino ad arrivare al libero insulto
nei confronti del Sindaco Raggi e del capogruppo capitolino del M5S, Paolo
Ferrara. Appare dunque grottesco che un'operazione di legalità, comandata
proprio dal Comune di Roma amministrato dal M5S, venga presa dal PD per
screditare che è al governo della Capitale, a meno che Di Maggio non sia intervenuto su sua iniziativa,
cosa inverosimile, e con modalità dubbie
sotto il profilo giuridico.
(1) D.P.C.M. 21 dicembre 1995, nr.14 dell’elenco ex art.59 D.P.R 616/77, Capitaneria di Porto di Roma – Regione Lazio
(1) D.P.C.M. 21 dicembre 1995, nr.14 dell’elenco ex art.59 D.P.R 616/77, Capitaneria di Porto di Roma – Regione Lazio
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