Un dirigente del Comune di Roma racconta la rassegnazione dei disperati e l'immobilismo della macchina amministrativa dopo 'mafia capitale'. Gli enti pubblici, che dovrebbero tutelare le categorie più deboli, preferiscono dare priorità al marketing dell'amministrazione pagata con i soldi dei cittadini.
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lunedì 21 settembre 2015
INTERVISTA AD UN DIRIGENTE DEL COMUNE DI ROMA SULL'IMMOBILISMO DELLA MACCHINA AMMISTRATIVA
Un dirigente del Comune di Roma racconta la rassegnazione dei disperati e l'immobilismo della macchina amministrativa dopo 'mafia capitale'. Gli enti pubblici, che dovrebbero tutelare le categorie più deboli, preferiscono dare priorità al marketing dell'amministrazione pagata con i soldi dei cittadini.
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