Sabato, 23 novembre, si è svolta presso il Salone della Parrocchia di Santa Monica ad Ostia, la II Assemblea Pubblica sul tema “Contaminazione mafiosa sul Litorale romano”.
Numerosi i cittadini e le Associazioni che hanno partecipato ed ascoltato i vari interventi dei relatori.
L’attività dello sportello antiusura presentata da Don Franco De Donno (Responsabile Caritas XXVI Prefettura), la presentazione di Antonio Turri Presidente dell’Associazione "I Cittadini contro le Mafie e la Corruzione" del nuovo Circolo aperto sul territorio lidense di cui sono responsabili gli ex poliziotti Piero Fierro e Gaetano Pascale (Direttore del Dipartimento di Criminologia della Swiss School of Management c/o Università Europea di Roma), che già nel 2003 raggiunsero i risultati investigativi che nel 2013 hanno portato all’operazione “Alba Nuova”, le dinamiche della ramificazione mafiosa che penetra nel tessuto socio-economico attraverso la collusione tra criminalità ed il “marcio” della politica, dell'imprenditoria e del personale dello Stato.
Il Dott. Giovanni Battista Speranza (Primario Oncologo dell’Ospedale “Grassi” di Ostia) ha affrontato il tema relativo alla diffusione delle malattie oncologiche sul territorio del Municipio X ed in particolare il fenomeno dell’aumento del tumore del colon retto correlabile all’alimentazione, problematica le cui cause potrebbero essere riscontrabili nelle dichiarazioni del pentito di mafia Carmine Schiavone sull’inquinamento delle aree agricole nella Terra dei Fuochi e nella zona del Pontino, le cui produzioni arrivano anche nei mercati di Roma.
“Coinvolgendo i medici di base – dichiara il dott. G.B. Speranza unitamente ai rappresentanti di Luna Nuova – si potrà avere indicazione, attraverso il monitoraggio della richiesta di esenzione dal pagamento del ticket per i malati di patologie oncologiche (cod. Asl 048), della frequenza numerica su base annua, dei malati oncologici nel nostro Municipio. Si darà quindi immediata attuazione ad un Registro dei Tumori sul territorio in attesa di averne uno tenuto direttamente dalla ASL RM D.”
Luna Nuova ribadisce la necessità di tenere alta la guardia e moltiplicare i momenti di studio e approfondimento dell'illegalità presente sul territorio, visto che dopo il consiglio municipale straordinario nessuna delle commissioni consiliari ha messo in atto azioni nel senso previsto dall'ordine del giorno approvato all'unanimità davanti a un imponente schieramento istituzionale.
(Comunicato Stampa Luna Nuova, 26 novembre 2013)
LA PLAYLIST DI TUTTI GLI INTERVENTI DELLA 2° ASSEMBLEA PUBBLICA A QUESTO LINK
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
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mercoledì 27 novembre 2013
sabato 9 novembre 2013
MUNICIPIO X DI ROMA: VERTICE CONTRO LE MAFIE SCOPPIA LA PROTESTA
Vertice contro le mafie, promessi altri agenti (G. Mancini - Il Messaggero)
IL CASO
Si aspettavano impegni immediati e concreti per un contrasto più convinto delle presenze mafiose che contaminano la vita economica e amministrativa del litorale romano. Ma non sono arrivati. Ed è per questo che in aula è esplosa la protesta di chi in quella battaglia è mobilitato in prima fila.
È magro il risultato del consiglio straordinario del Municipio X convocato per il contrasto della criminalità organizzata a Ostia e dintorni. Nel carniere l’amministrazione e le associazioni antimafia hanno potuto mettere due elementi di novità: un impegno generico del sottosegretario all’Interno Filippo Bubbico di rafforzamento degli organici del commissariato di polizia e la costituzione di parte civile del Campidoglio e della Regione Lazio al processo che si celebrerà a partire dal 17 dicembre contro i 51 arrestati dell’operazione ”Alba nuova” di luglio scorso accusati di associazione di stampo mafioso.
Assenti il governatore del Lazio Zingaretti, il sindaco Marino e il prefetto Pecoraro, l’assemblea ha potuto invece contare sugli interventi, oltre che di Bubbico, del sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta, del presidente dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio, Giampiero Cioffredi, e dell’assessore capitolino alle Periferie e lavori pubblici, Paolo Masini. Proprio Cioffredi e Masini hanno annunciato la costituzione di parte civile nel processo. «Il 17 dicembre saremo in aula con la nostra avvocatura per rappresentare Roma - ha dichiarato l’assessore comunale - perché per la prima volta in questa città arrivano dei numeri brutti, i reati associativi 41bis e 416 bis. Non era mai successo e per questo Roma non può stare alla finestra. Inoltre, il prossimo 6 dicembre con l’associazione Avviso pubblico presenteremo in Campidoglio nell'aula Giulio Cesare il patto che firmeremo e sigleremo insieme alle associazioni degli imprenditori, agli enti locali e alle parti sociali sui temi della lotta alle corruzioni contro le infiltrazioni della malavita nei nostri appalti. Tra le regole che sigleremo ce n'è una molto netta: mai più gare al massimo ribasso».
ALTA TENSIONE
Nonostante l’alta tensione sulle vicende criminali, il sottosegretario Berretta non ha speso parole di sostegno alla possibile riapertura del tribunale di Ostia. «Abbiamo dovuto applicare una legge legata alla revisione della spesa pubblica - ha risposto - Stiamo esaminando con attenzione il caso per tentare di garantire perlomeno la presenza del Giudice di Pace».
«I fenomeni criminali verificatisi in questo territorio - commenta il viceministro Bubbico - sono gravi, non possono essere trascurati o banalizzati. Le operazioni compiute sono significative e squarciano un velo interessante sulla pericolosità criminale delle cosche che operano in queste zone. Contiamo di poter rafforzare la presenza delle forze di polizia, nel quadro delle disponibilità, considerato che l’ingresso di nuovi agenti è limitato dalle condizioni generali e dai vincoli di legge. Tuttavia, con la conclusione dei corsi di addestramento, verranno destinati al commissariato nuove risorse».
Proprio l’intervento di Bubbico è stato interrotto più volte dalle intemperanze del pubblico presente. «Si parla di aria fritta, non si affrontano i nodi della questione, vogliamo provvedimenti seri e concreti per contrastare il fenomeno» alza la voce Paula Felipe de Jesus di ”Luna nuova”. Alla fine il Consiglio municipale ha approvato un documento nel quale si chiede «l'implementazione delle misure già previste dal Terzo Patto per Roma sicura», ossia, tra l'altro, «la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'economia del territorio del Municipio Roma X».
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«Il municipio non ha inventato niente, ha fatto solo copia/incolla della nostra lettera inviata il 24 ottobre al sindaco Marino ed al governatore Zingaretti». E’ netto il giudizio dell’associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno rispetto all’impegno di Campidoglio e Regione Lazio di costituirsi parte civile nel processo del 17 dicembre prossimo. «Il Consiglio straordinario organizzato ad Ostia non è stato in grado di sviluppare, di affrontare e garantire un confronto e un dibattito sulle ragioni, motivazioni e cause per le quali si è insediato un sistema mafioso (connivenza tra istituzioni e criminalità) nel tessuto economico sociale del territorio» aggiunge l’associazione antimafia ”Luna Nuova” che rilancia l’assemblea sul tema che si terrà presso la parrocchia Santa Monica il 23 novembre alle 10.
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«Proteggetemi, il clan Spada mi minaccia»
«Sono otto anni che giro per tribunali a chiedere quella giustizia che mi viene negata: solo perché denunciando un abuso edilizio commesso ai miei danni mi sono messa contro un esponente del clan Spada». Le grida accorate di Lucia Salvati, 72 anni, per 42 insegnante e dirigente scolastica, hanno interrotto il consiglio straordinario sulla lotta alla mafia e persino il sottosegretario all’Interno, Filippo Bubbico, che stava parlando, si è messo ad ascoltare. «A luglio, quando il sindaco Marino è venuto a Ostia per annunciare le sue iniziative per la legalità, mi sono incatenata davanti al Municipio - prosegue la pensionata - Mi era stato assicurato che sarei stata ricevuta ed ascoltata dal nostro sindaco ma non è successo. E in questo municipio mi è stato detto che la politica non può risolvere il mio problema. A che serve allora la politica se garantisce giustizia?». «Quel giorno del 2007 un esponente del clan Spada, dopo la nostra denuncia per abusi, arrivò e iniziò a colpire il cancello con un bastone, minacciando la mia famiglia di ritorsioni se non avessimo ritirato l'esposto contro i vicini - riassume Salvati - Alla fine sono stati loro a denunciare noi per minacce, accuse del tutto inventate. E hanno chiamato Spada come testimone. I miei testimoni sono spariti. Le cose sul litorale romano vanno così».
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
IL CASO
Si aspettavano impegni immediati e concreti per un contrasto più convinto delle presenze mafiose che contaminano la vita economica e amministrativa del litorale romano. Ma non sono arrivati. Ed è per questo che in aula è esplosa la protesta di chi in quella battaglia è mobilitato in prima fila.
È magro il risultato del consiglio straordinario del Municipio X convocato per il contrasto della criminalità organizzata a Ostia e dintorni. Nel carniere l’amministrazione e le associazioni antimafia hanno potuto mettere due elementi di novità: un impegno generico del sottosegretario all’Interno Filippo Bubbico di rafforzamento degli organici del commissariato di polizia e la costituzione di parte civile del Campidoglio e della Regione Lazio al processo che si celebrerà a partire dal 17 dicembre contro i 51 arrestati dell’operazione ”Alba nuova” di luglio scorso accusati di associazione di stampo mafioso.
Assenti il governatore del Lazio Zingaretti, il sindaco Marino e il prefetto Pecoraro, l’assemblea ha potuto invece contare sugli interventi, oltre che di Bubbico, del sottosegretario alla Giustizia Giuseppe Berretta, del presidente dell’Osservatorio per la sicurezza e la legalità della Regione Lazio, Giampiero Cioffredi, e dell’assessore capitolino alle Periferie e lavori pubblici, Paolo Masini. Proprio Cioffredi e Masini hanno annunciato la costituzione di parte civile nel processo. «Il 17 dicembre saremo in aula con la nostra avvocatura per rappresentare Roma - ha dichiarato l’assessore comunale - perché per la prima volta in questa città arrivano dei numeri brutti, i reati associativi 41bis e 416 bis. Non era mai successo e per questo Roma non può stare alla finestra. Inoltre, il prossimo 6 dicembre con l’associazione Avviso pubblico presenteremo in Campidoglio nell'aula Giulio Cesare il patto che firmeremo e sigleremo insieme alle associazioni degli imprenditori, agli enti locali e alle parti sociali sui temi della lotta alle corruzioni contro le infiltrazioni della malavita nei nostri appalti. Tra le regole che sigleremo ce n'è una molto netta: mai più gare al massimo ribasso».
ALTA TENSIONE
Nonostante l’alta tensione sulle vicende criminali, il sottosegretario Berretta non ha speso parole di sostegno alla possibile riapertura del tribunale di Ostia. «Abbiamo dovuto applicare una legge legata alla revisione della spesa pubblica - ha risposto - Stiamo esaminando con attenzione il caso per tentare di garantire perlomeno la presenza del Giudice di Pace».
«I fenomeni criminali verificatisi in questo territorio - commenta il viceministro Bubbico - sono gravi, non possono essere trascurati o banalizzati. Le operazioni compiute sono significative e squarciano un velo interessante sulla pericolosità criminale delle cosche che operano in queste zone. Contiamo di poter rafforzare la presenza delle forze di polizia, nel quadro delle disponibilità, considerato che l’ingresso di nuovi agenti è limitato dalle condizioni generali e dai vincoli di legge. Tuttavia, con la conclusione dei corsi di addestramento, verranno destinati al commissariato nuove risorse».
Proprio l’intervento di Bubbico è stato interrotto più volte dalle intemperanze del pubblico presente. «Si parla di aria fritta, non si affrontano i nodi della questione, vogliamo provvedimenti seri e concreti per contrastare il fenomeno» alza la voce Paula Felipe de Jesus di ”Luna nuova”. Alla fine il Consiglio municipale ha approvato un documento nel quale si chiede «l'implementazione delle misure già previste dal Terzo Patto per Roma sicura», ossia, tra l'altro, «la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'economia del territorio del Municipio Roma X».
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«Il municipio non ha inventato niente, ha fatto solo copia/incolla della nostra lettera inviata il 24 ottobre al sindaco Marino ed al governatore Zingaretti». E’ netto il giudizio dell’associazione Coordinamento Antimafia Anzio Nettuno rispetto all’impegno di Campidoglio e Regione Lazio di costituirsi parte civile nel processo del 17 dicembre prossimo. «Il Consiglio straordinario organizzato ad Ostia non è stato in grado di sviluppare, di affrontare e garantire un confronto e un dibattito sulle ragioni, motivazioni e cause per le quali si è insediato un sistema mafioso (connivenza tra istituzioni e criminalità) nel tessuto economico sociale del territorio» aggiunge l’associazione antimafia ”Luna Nuova” che rilancia l’assemblea sul tema che si terrà presso la parrocchia Santa Monica il 23 novembre alle 10.
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«Proteggetemi, il clan Spada mi minaccia»
«Sono otto anni che giro per tribunali a chiedere quella giustizia che mi viene negata: solo perché denunciando un abuso edilizio commesso ai miei danni mi sono messa contro un esponente del clan Spada». Le grida accorate di Lucia Salvati, 72 anni, per 42 insegnante e dirigente scolastica, hanno interrotto il consiglio straordinario sulla lotta alla mafia e persino il sottosegretario all’Interno, Filippo Bubbico, che stava parlando, si è messo ad ascoltare. «A luglio, quando il sindaco Marino è venuto a Ostia per annunciare le sue iniziative per la legalità, mi sono incatenata davanti al Municipio - prosegue la pensionata - Mi era stato assicurato che sarei stata ricevuta ed ascoltata dal nostro sindaco ma non è successo. E in questo municipio mi è stato detto che la politica non può risolvere il mio problema. A che serve allora la politica se garantisce giustizia?». «Quel giorno del 2007 un esponente del clan Spada, dopo la nostra denuncia per abusi, arrivò e iniziò a colpire il cancello con un bastone, minacciando la mia famiglia di ritorsioni se non avessimo ritirato l'esposto contro i vicini - riassume Salvati - Alla fine sono stati loro a denunciare noi per minacce, accuse del tutto inventate. E hanno chiamato Spada come testimone. I miei testimoni sono spariti. Le cose sul litorale romano vanno così».
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
PORTO DI OSTIA, LA DDA INDAGA MA ZINGARETTI RILASCIA PERMESSI E AGEVOLAZIONI
Concessione del Porto di Ostia prorogata di diciotto anni
«Le carte, così come predisposte, confermano l’estensione della concessione demaniale del Porto di Ostia di 18 anni. L’atto deve essere registrato, certo, ma le ultime firme di approvazione dalla...
«Le carte, così come predisposte, confermano l’estensione della concessione demaniale del Porto di Ostia di 18 anni. L’atto deve essere registrato, certo, ma le ultime firme di approvazione dalla Regione Lazio risalgono allo scorso settembre». Il comandante della Capitaneria di Porto di Roma, Lorenzo Savarese, conferma quanto ieri mattina, nel corso del consiglio straordinario sulla criminalità organizzata, lamentavano a gran voce i cittadini presenti in aula. Quello stesso porto al centro dell’operazione «Alba Nuova» che ha portato in carcere cinquantuno persone per associazione a delinquere di stampo mafioso, potrebbe vedersi rinnovata la concessione demaniale per ben 18 anni. Lunedì scorso il Laboratorio di Urbanistica attivo nel X Municipio ha presentato l’ennesimo esposto inviato al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per chiedere come mai «mentre il Porto di Roma viene coinvolto nelle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia, la Regione Lazio da lui presieduta continua a rilasciare permessi e «agevolazioni» senza attendere l’esito delle indagini, disattendendo un dovuto principio di cautela». Nello stesso esposto si invitava lo stesso Zingaretti «a non esimersi da un confronto pubblico, sfuggendo i doveri del suo ruolo istituzionale». Ieri mattina, in una stracolma aula Massimo Di Somma, mancavano lui, il Sindaco di Roma Ignazio Marino e la Capitaneria di Porto di Roma, l’unica – però – a non esser stata invitata. La sola, tra l’altro, impegnata - per conto della Procura di Roma - nelle indagini sul Porto di Ostia, sulle concessioni balneari, sui chioschi di Castelporziano e in genere sugli illeciti amministrativi del litorale romano legati alla contaminazione mafiosa di cui tanto ampiamente si è discusso.
Intanto il prossimo 17 dicembre saranno processati in prima udienza i cinquantuno arrestati per associazione a delinquere di stampo mafioso. Contro di loro si costituiranno parte civile la Regione Lazio e il Campidoglio per i reati di competenza. La notizia, forse l’unica emersa dal consiglio straordinario di ieri ad esser degna di nota, è stata annunciata dal presidente del X Municipio Andrea Tassone a margine dell’approvazione unanime di un ordine del giorno sul contrasto alla criminalità organizzata e il sostegno alla legalità. Il sottosegretario all’Interno Filippo Bubbico ha manifestato l’impegno al potenziamento degli organici delle forze di polizia, le cui tempistiche e modalità sono al momento incerte. Nel frattempo presidi di legalità come il Tribunale di Ostia e il Giudice di Pace sono stati abbandonati alle conseguenze della norma della spending review del governo Monti.
(8 novembre 2013 - Il Tempo, Silvia Mancinelli)
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
«Le carte, così come predisposte, confermano l’estensione della concessione demaniale del Porto di Ostia di 18 anni. L’atto deve essere registrato, certo, ma le ultime firme di approvazione dalla...
«Le carte, così come predisposte, confermano l’estensione della concessione demaniale del Porto di Ostia di 18 anni. L’atto deve essere registrato, certo, ma le ultime firme di approvazione dalla Regione Lazio risalgono allo scorso settembre». Il comandante della Capitaneria di Porto di Roma, Lorenzo Savarese, conferma quanto ieri mattina, nel corso del consiglio straordinario sulla criminalità organizzata, lamentavano a gran voce i cittadini presenti in aula. Quello stesso porto al centro dell’operazione «Alba Nuova» che ha portato in carcere cinquantuno persone per associazione a delinquere di stampo mafioso, potrebbe vedersi rinnovata la concessione demaniale per ben 18 anni. Lunedì scorso il Laboratorio di Urbanistica attivo nel X Municipio ha presentato l’ennesimo esposto inviato al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti per chiedere come mai «mentre il Porto di Roma viene coinvolto nelle indagini della Direzione Distrettuale Antimafia, la Regione Lazio da lui presieduta continua a rilasciare permessi e «agevolazioni» senza attendere l’esito delle indagini, disattendendo un dovuto principio di cautela». Nello stesso esposto si invitava lo stesso Zingaretti «a non esimersi da un confronto pubblico, sfuggendo i doveri del suo ruolo istituzionale». Ieri mattina, in una stracolma aula Massimo Di Somma, mancavano lui, il Sindaco di Roma Ignazio Marino e la Capitaneria di Porto di Roma, l’unica – però – a non esser stata invitata. La sola, tra l’altro, impegnata - per conto della Procura di Roma - nelle indagini sul Porto di Ostia, sulle concessioni balneari, sui chioschi di Castelporziano e in genere sugli illeciti amministrativi del litorale romano legati alla contaminazione mafiosa di cui tanto ampiamente si è discusso.
Intanto il prossimo 17 dicembre saranno processati in prima udienza i cinquantuno arrestati per associazione a delinquere di stampo mafioso. Contro di loro si costituiranno parte civile la Regione Lazio e il Campidoglio per i reati di competenza. La notizia, forse l’unica emersa dal consiglio straordinario di ieri ad esser degna di nota, è stata annunciata dal presidente del X Municipio Andrea Tassone a margine dell’approvazione unanime di un ordine del giorno sul contrasto alla criminalità organizzata e il sostegno alla legalità. Il sottosegretario all’Interno Filippo Bubbico ha manifestato l’impegno al potenziamento degli organici delle forze di polizia, le cui tempistiche e modalità sono al momento incerte. Nel frattempo presidi di legalità come il Tribunale di Ostia e il Giudice di Pace sono stati abbandonati alle conseguenze della norma della spending review del governo Monti.
(8 novembre 2013 - Il Tempo, Silvia Mancinelli)
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
venerdì 8 novembre 2013
CONSIGLIO STRAORDINARIO SULLA MAFIA AD OSTIA: DI STRAORDINARIO SOLO IL VUOTO ISTITUZIONALE
Roma, 7 Novembre 2013 - Il Consiglio straordinario organizzato oggi ad
Ostia non è stato in grado di sviluppare, di affrontare e garantire un
confronto e un dibattito sulle ragioni, motivazioni e cause per le
quali si è insediato un sistema mafioso (connivenza tra istituzioni e
criminalità) nel tessuto economico sociale del territorio.
Con lo slogan “semplificazione, decisione e trasparenza”, di tremontiana memoria, si è di fatto banalizzata la contaminazione mafiosa sul Litorale romano, senza un’analisi circostanziata dei fatti che quotidianamente assurgono agli onori della cronaca, togliendo, in questo modo, identità e rappresentatività e mortificando il senso stesso delle Istituzioni.
Il fiume di citazioni di Borsellino, Falcone e Sciascia, senza entrare mai nel merito delle vicende del Municipio X di Roma Capitale, non fanno onore né al vice Ministro dell’Interno né al Sottosegretario di Stato del Ministero di Giustizia né al Presidente dell’Osservatorio sulla Legalità della Regione Lazio e tanto meno agli Assessori comunali e municipale presenti. Nessuno che abbia parlato ad esempio del raddoppio del Porto di Roma, di Distretto Turistico Balneare, del tunnel di Fiumicino, delle discariche di materiale tossico a 40km da Roma e di Osservatorio sui tumori. L’ordine del giorno approvato all’unanimità dei consiglieri municipali ignora e non persegue soluzioni alle suddette questioni.
Luna Nuova rilancia perciò l’invito a tutti i Cittadini a partecipare all’assemblea che si terrà presso la parrocchia Santa Monica il 23 novembre 2013 alle ore 10.00 dove a differenza del consiglio municipale saranno consentiti interventi di cittadini e associazioni.
Comunicato Stampa Luna Nuova
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
Con lo slogan “semplificazione, decisione e trasparenza”, di tremontiana memoria, si è di fatto banalizzata la contaminazione mafiosa sul Litorale romano, senza un’analisi circostanziata dei fatti che quotidianamente assurgono agli onori della cronaca, togliendo, in questo modo, identità e rappresentatività e mortificando il senso stesso delle Istituzioni.
Il fiume di citazioni di Borsellino, Falcone e Sciascia, senza entrare mai nel merito delle vicende del Municipio X di Roma Capitale, non fanno onore né al vice Ministro dell’Interno né al Sottosegretario di Stato del Ministero di Giustizia né al Presidente dell’Osservatorio sulla Legalità della Regione Lazio e tanto meno agli Assessori comunali e municipale presenti. Nessuno che abbia parlato ad esempio del raddoppio del Porto di Roma, di Distretto Turistico Balneare, del tunnel di Fiumicino, delle discariche di materiale tossico a 40km da Roma e di Osservatorio sui tumori. L’ordine del giorno approvato all’unanimità dei consiglieri municipali ignora e non persegue soluzioni alle suddette questioni.
Luna Nuova rilancia perciò l’invito a tutti i Cittadini a partecipare all’assemblea che si terrà presso la parrocchia Santa Monica il 23 novembre 2013 alle ore 10.00 dove a differenza del consiglio municipale saranno consentiti interventi di cittadini e associazioni.
Comunicato Stampa Luna Nuova
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
giovedì 7 novembre 2013
MAFIA, CONSIGLIO STRAORDINARIO MUNICIPIO X DI ROMA CAPITALE: PARTORITO IL TOPOLINO
I PROFESSIONISTI DELLA POLITICA (E DELL'ANTIMAFIA) LA MAFIA NON LA NOMINANO NEMMENO. LA CHIAMANO CRIMINALITA' ORGANIZZATA.
DOPO OLTRE 3 MESI DALL'OPERAZIONE "ALBA NUOVA" IN CUI HANNO IMPEDITO A OLTRE 500 CITTADINI DI TENERE PRESSO IL MUNICIPIO UN'ASSEMBLEA PUBBLICA, ECCO IL TOPOLINO CHE HANNO PARTORITO.
CONSIGLIO DEL MUNICIPIO ROMA X - O.D.G.
Oggetto: “Contrasto alla criminalità organizzata e sostegno alla legalità nel Municipio X”
Considerato
che le articolate indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma, culminate, nel luglio scorso, con l’arresto di oltre 50 persone ritenute affiliate a pericolosissime consorterie criminali (operazione “Alba Nuova”), hanno confermato il radicamento sul territorio del Municipio Roma X di associazioni a delinquere che agiscono con modalità tipicamente mafiose, dedite al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e di armi, alle estorsioni e all'usura;
che tali gruppi criminali mirano ad acquisire, in modo diretto e indiretto, la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici e, segnatamente, il controllo di concessioni balneari e di esercizi commerciali, anche al fine di riciclare attraverso tali iniziative imprenditoriali i cospicui proventi delle loro attività illecite;
che le più recenti risultanze investigative hanno consentito di delineare il contesto criminale all'interno del quale, negli ultimi anni, si sono succeduti nel Municipio Roma X numerosi episodi delittuosi, in particolare incendi di stabilimenti balneari, attentati ad esercizi commerciali e finanche gravi atti di violenza ed intimidazione personale, fra cui alcuni omicidi, tutti riconducibili ad una comune strategia criminale volta ad assumere o mantenere il controllo dei traffici illeciti e delle attività economiche presenti sul litorale romano;
rilevato
che la cittadinanza del Municipio Roma X, nella sua più ampia generalità, è costituita da uomini e donne che respingono con forza ogni forma di illegalità e che testimoniano, con il proprio senso civico e con il proprio impegno quotidiano per la crescita sociale ed economica di questo territorio, il rifiuto sprezzante della sottocultura mafiosa;
che ciononostante occorre fronteggiare, soprattutto in talune aree del Municipio Roma X, persistenti manifestazioni di degrado urbano e di disagio che facilitano l’insorgenza della criminalità;
che è indispensabile sostenere, con rinnovati e più incisivi strumenti, l’azione delle famiglie e delle istituzioni scolastiche, educative e di volontariato che con grandi sacrifici operano sul territorio per favorire la diffusione della cultura della legalità fra le giovani generazioni;
per tutto quanto sopra considerato e rilevato
il Consiglio del Municipio X
esprime
il proprio sentito ringraziamento e la propria massima vicinanza alle forze dell’ordine dislocate sul territorio del Municipio Roma X, all'Autorità Giudiziaria ed a tutte le Istituzioni quotidianamente impegnate, a diverso titolo, nell'attività di contrasto alla criminalità comune ed organizzata e nell'affermazione della legalità sul territorio del Municipio X;
ed impegna
il Presidente del Municipio Andrea Tassone
ad intervenire presso tutte le Autorità Istituzionali competenti affinché venga adottato un piano speciale per il contrasto alla criminalità organizzata ed il sostegno alla legalità nel Municipio Roma X volto a favorire, mediante l’implementazione mirata delle misure già previste dal Terzo Patto per Roma Sicura:
- il pieno sostegno ai singoli cittadini, alle famiglie ed alle realtà associative presenti nel Municipio Roma X impegnate sul fronte dell’educazione alla legalità e del contrasto alla criminalità;
- la prevenzione ed il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'economia del territorio del Municipio Roma X, da attuarsi anche attraverso il monitoraggio continuo delle volture immobiliari, delle autorizzazioni edilizie e commerciali e degli organici societari;
- la gestione efficiente e la piena valorizzazione degli arenili del litorale di Ostia, nel più rigoroso rispetto dei principi di trasparenza ed imparzialità nell'assegnazione delle concessioni pubbliche, con l’intento esplicito di prevenire l’intestazione fittizia degli esercizi commerciali ed ogni più subdolo tentativo di ingerenza delle organizzazioni criminali nel controllo degli stabilimenti balneari;
- la vigilanza sulle stazioni pubbliche appaltanti, con l’obiettivo precipuo di assicurare la massima legalità e trasparenza nell'affidamento dei lavori e nelle forniture pubbliche, nonché nella concessioni di finanziamenti, contributi ed agevolazioni pubbliche, alla stregua della vigente normativa antimafia;
- la prevenzione ed il contrasto dell’usura e delle estorsioni, da attuarsi anche attraverso nuovi interventi a sostegno di quelle categorie imprenditoriali del Municipio X che, a seguito della crisi economica dilagante, si ritrovano maggiormente esposte alle pressioni dei gruppi criminali;
- la rimodulazione ed il rafforzamento dei presidi locali delle forze dell’ordine, da attuarsi, d’intesa con le Autorità direttamente preposte al contrasto della criminalità, sulla base delle nuove esigenze di controllo del territorio;
nonché ad
- intervenire presso l’On.le Sindaco di Roma Capitale e l’Avvocatura Capitolina affinché, a tutela degli interessi diretti dell’Ente Locale e dei valori individuali e collettivi di legalità rappresentati da questa Amministrazione, venga promossa la costituzione di parte civile di Roma Capitale nel processo penale che avrà inizio, con giudizio immediato, il 17 dicembre 2013 dinanzi la X Sezione Collegiale del Tribunale penale di Roma (proc. pen. n. 54911 R.G.N.R.)
7 novembre 2014
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
DOPO OLTRE 3 MESI DALL'OPERAZIONE "ALBA NUOVA" IN CUI HANNO IMPEDITO A OLTRE 500 CITTADINI DI TENERE PRESSO IL MUNICIPIO UN'ASSEMBLEA PUBBLICA, ECCO IL TOPOLINO CHE HANNO PARTORITO.
CONSIGLIO DEL MUNICIPIO ROMA X - O.D.G.
Oggetto: “Contrasto alla criminalità organizzata e sostegno alla legalità nel Municipio X”
Considerato
che le articolate indagini condotte dalla Procura della Repubblica di Roma, culminate, nel luglio scorso, con l’arresto di oltre 50 persone ritenute affiliate a pericolosissime consorterie criminali (operazione “Alba Nuova”), hanno confermato il radicamento sul territorio del Municipio Roma X di associazioni a delinquere che agiscono con modalità tipicamente mafiose, dedite al traffico internazionale di sostanze stupefacenti e di armi, alle estorsioni e all'usura;
che tali gruppi criminali mirano ad acquisire, in modo diretto e indiretto, la gestione e comunque il controllo di attività economiche, di concessioni, di autorizzazioni, di appalti e servizi pubblici e, segnatamente, il controllo di concessioni balneari e di esercizi commerciali, anche al fine di riciclare attraverso tali iniziative imprenditoriali i cospicui proventi delle loro attività illecite;
che le più recenti risultanze investigative hanno consentito di delineare il contesto criminale all'interno del quale, negli ultimi anni, si sono succeduti nel Municipio Roma X numerosi episodi delittuosi, in particolare incendi di stabilimenti balneari, attentati ad esercizi commerciali e finanche gravi atti di violenza ed intimidazione personale, fra cui alcuni omicidi, tutti riconducibili ad una comune strategia criminale volta ad assumere o mantenere il controllo dei traffici illeciti e delle attività economiche presenti sul litorale romano;
rilevato
che la cittadinanza del Municipio Roma X, nella sua più ampia generalità, è costituita da uomini e donne che respingono con forza ogni forma di illegalità e che testimoniano, con il proprio senso civico e con il proprio impegno quotidiano per la crescita sociale ed economica di questo territorio, il rifiuto sprezzante della sottocultura mafiosa;
che ciononostante occorre fronteggiare, soprattutto in talune aree del Municipio Roma X, persistenti manifestazioni di degrado urbano e di disagio che facilitano l’insorgenza della criminalità;
che è indispensabile sostenere, con rinnovati e più incisivi strumenti, l’azione delle famiglie e delle istituzioni scolastiche, educative e di volontariato che con grandi sacrifici operano sul territorio per favorire la diffusione della cultura della legalità fra le giovani generazioni;
per tutto quanto sopra considerato e rilevato
il Consiglio del Municipio X
esprime
il proprio sentito ringraziamento e la propria massima vicinanza alle forze dell’ordine dislocate sul territorio del Municipio Roma X, all'Autorità Giudiziaria ed a tutte le Istituzioni quotidianamente impegnate, a diverso titolo, nell'attività di contrasto alla criminalità comune ed organizzata e nell'affermazione della legalità sul territorio del Municipio X;
ed impegna
il Presidente del Municipio Andrea Tassone
ad intervenire presso tutte le Autorità Istituzionali competenti affinché venga adottato un piano speciale per il contrasto alla criminalità organizzata ed il sostegno alla legalità nel Municipio Roma X volto a favorire, mediante l’implementazione mirata delle misure già previste dal Terzo Patto per Roma Sicura:
- il pieno sostegno ai singoli cittadini, alle famiglie ed alle realtà associative presenti nel Municipio Roma X impegnate sul fronte dell’educazione alla legalità e del contrasto alla criminalità;
- la prevenzione ed il contrasto delle infiltrazioni della criminalità organizzata nell'economia del territorio del Municipio Roma X, da attuarsi anche attraverso il monitoraggio continuo delle volture immobiliari, delle autorizzazioni edilizie e commerciali e degli organici societari;
- la gestione efficiente e la piena valorizzazione degli arenili del litorale di Ostia, nel più rigoroso rispetto dei principi di trasparenza ed imparzialità nell'assegnazione delle concessioni pubbliche, con l’intento esplicito di prevenire l’intestazione fittizia degli esercizi commerciali ed ogni più subdolo tentativo di ingerenza delle organizzazioni criminali nel controllo degli stabilimenti balneari;
- la vigilanza sulle stazioni pubbliche appaltanti, con l’obiettivo precipuo di assicurare la massima legalità e trasparenza nell'affidamento dei lavori e nelle forniture pubbliche, nonché nella concessioni di finanziamenti, contributi ed agevolazioni pubbliche, alla stregua della vigente normativa antimafia;
- la prevenzione ed il contrasto dell’usura e delle estorsioni, da attuarsi anche attraverso nuovi interventi a sostegno di quelle categorie imprenditoriali del Municipio X che, a seguito della crisi economica dilagante, si ritrovano maggiormente esposte alle pressioni dei gruppi criminali;
- la rimodulazione ed il rafforzamento dei presidi locali delle forze dell’ordine, da attuarsi, d’intesa con le Autorità direttamente preposte al contrasto della criminalità, sulla base delle nuove esigenze di controllo del territorio;
nonché ad
- intervenire presso l’On.le Sindaco di Roma Capitale e l’Avvocatura Capitolina affinché, a tutela degli interessi diretti dell’Ente Locale e dei valori individuali e collettivi di legalità rappresentati da questa Amministrazione, venga promossa la costituzione di parte civile di Roma Capitale nel processo penale che avrà inizio, con giudizio immediato, il 17 dicembre 2013 dinanzi la X Sezione Collegiale del Tribunale penale di Roma (proc. pen. n. 54911 R.G.N.R.)
7 novembre 2014
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
martedì 5 novembre 2013
OSTIA, MAFIA: GIARDINI INTITOLATI A FALCONE E BORSELLINO
Questo pomeriggio, 4 novembre, nel giorno
della festa dell’Unità Nazionale, alle ore 4.16, presso il giardino di
piazza Regina Pacis ad Ostia, Luna Nuova ha portato la targa di
intitolazione a Falcone e Borsellino.
Nel giorno dell’omaggio ai caduti di tutte le guerre, compreso quella contro le mafie, Luna Nuova ha voluto ottemperare alla risoluzione votata all'unanimità dal consiglio municipale il 5 settembre scorso e mai attuata che prevedeva appunto l’intitolazione del giardino di piazza Regina Pacis ai magistrati siciliani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi nelle due stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio nel 1992.
Giovedì 7 novembre alle ore 10 presso l’aula Massimo Di Somma, è stato convocato il Consiglio Straordinario che nell’ordine del giorno continua a negare l’esistenza del sistema mafioso e delle sue correlazioni sul Litorale romano, parlando genericamente di "criminalità organizzata e sostegno alla legalità". Per questo Luna Nuova ha voluto con il gesto di oggi richiamare nuovamente l’attenzione della classe politica locale e dell’opinione pubblica sul fatto che per la prima volta a Roma, dopo i 51 arresti di fine luglio, è stato imputato il reato 416bis del c.p. “associazione per delinquere di tipo mafioso”.
Luna Nuova chiede che durante il Consiglio Straordinario venga affrontata la questione delle contaminazioni mafiose sul Litorale e in particolare il problema del Porto di Roma ad Ostia, definito "un crocevia, uno snodo finanziario dove si incrociano i destini di tanti gruppi criminali".
Non si devono più ripetere interventi come quelli attuati negli ultimi 10 anni sul territorio, con conseguenze devastanti per il suo sviluppo e la sua crescita economica, sociale e culturale, e che hanno consentito il radicamento della criminalità organizzata di stampo mafioso. Prima del “fare”, bisogna garantire che quel “fare” sia libero da ogni legame con i professionisti della mafia e dell’antimafia di facciata.
Comunicato Stampa Luna Nuova
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)
Nel giorno dell’omaggio ai caduti di tutte le guerre, compreso quella contro le mafie, Luna Nuova ha voluto ottemperare alla risoluzione votata all'unanimità dal consiglio municipale il 5 settembre scorso e mai attuata che prevedeva appunto l’intitolazione del giardino di piazza Regina Pacis ai magistrati siciliani Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi nelle due stragi mafiose di Capaci e di via D’Amelio nel 1992.
Giovedì 7 novembre alle ore 10 presso l’aula Massimo Di Somma, è stato convocato il Consiglio Straordinario che nell’ordine del giorno continua a negare l’esistenza del sistema mafioso e delle sue correlazioni sul Litorale romano, parlando genericamente di "criminalità organizzata e sostegno alla legalità". Per questo Luna Nuova ha voluto con il gesto di oggi richiamare nuovamente l’attenzione della classe politica locale e dell’opinione pubblica sul fatto che per la prima volta a Roma, dopo i 51 arresti di fine luglio, è stato imputato il reato 416bis del c.p. “associazione per delinquere di tipo mafioso”.
Luna Nuova chiede che durante il Consiglio Straordinario venga affrontata la questione delle contaminazioni mafiose sul Litorale e in particolare il problema del Porto di Roma ad Ostia, definito "un crocevia, uno snodo finanziario dove si incrociano i destini di tanti gruppi criminali".
Non si devono più ripetere interventi come quelli attuati negli ultimi 10 anni sul territorio, con conseguenze devastanti per il suo sviluppo e la sua crescita economica, sociale e culturale, e che hanno consentito il radicamento della criminalità organizzata di stampo mafioso. Prima del “fare”, bisogna garantire che quel “fare” sia libero da ogni legame con i professionisti della mafia e dell’antimafia di facciata.
Comunicato Stampa Luna Nuova
"La mafia uccide, il silenzio pure" (P. Impastato)