Il Sindaco Marino ha portato alla Festa de l'Unità di Ostia Antica, due imbarazzanti personaggi a parlare di legalità: Silvia Decina (PD, ex-segretaria di Veltroni, attuale caposegreteria di Marino, comparsa nelle intercettazioni di mafia capitale) e Alfonso Sabella (assessore alla legalità, magistrato in aspettativa, noto per essersi 'distratto' durante le torture del G8 a Genova). Mancava il terzo imbarazzante personaggio, il senatore Stefano Esposito (sotto processo per diffamazione), attuale commissario del PD di Ostia, che però ha superato se stesso rilasciando il seguente comunicato stampa: "... [ad Ostia] numeri da record: migliaia i cappelletti e le ciambelle vendute in dodici giorni. Etica e legalità, donne e mafia ... questi i temi affrontati". Ha ragione Davide Barillari del M5S quando denuncia: "Quanto costa la festa ? Dove sono le fatture ? E gli scontrini fiscali?". Insomma, tra un 'cappelletto' e un altro il PD romano si è dimenticato di parlare ad Ostia di Andrea Tassone (PD), ex-Presidente del Municipio, arrestato per mafia capitale e di Francesco D'Ausilio (PD), ex-capogruppo capitolino dimessosi anche lui per mafia capitale (ancora non indagato, ma presente in decine e decine di pagine della Procura di Roma). A Ostia c'è la mafia, quella scoperchiata da Pignatone, capo Procuratore di Roma, ma Sabella (scelto per affiancare Marino dal Consiglio Superiore della Magistratura, in contrapposizione a Pignatone) ha sull’argomento idee ‘originali’. Qui di seguito, uno stralcio del suo intervento e i suoi imbarazzanti strafalcioni.
“Grazie a tutti di essere intervenuti, siamo qui nello splendido parco vicino alle rovine di Ostia Antica. Io vorrei partire sulla base di alcune cose che ho sentito in questi giorni. A Ostia la mafia non esiste. Al Parco dei Ravennati faceva tanto freddo quindi Baficchio e Sorcanera so' morti di polmonite (1). Ci sono tanti fenomeni di autocombustione in questa città per cui molto spesso le cose bruciano (2). La magistratura, i giudici comunisti della Cassazione hanno detto che qua ci sono associazioni mafiose, ma in realtà non è così (3). Ci troviamo in un paese normale, in un mondo assolutamente tranquillo. Questa forse è una visione che io dovrei darvi perché l'abitudine è quella, non possiamo dire a Ostia c'è la mafia e quindi stiamo denigrando questo territorio (4). Il negazionismo purtroppo e ve lo dico sulla base dell'esperienza è quello che ha fatto sempre più male (5). Sono le stesse cose, le stesse parole che si dicevano al Circolo della Vela a Palermo negli anni '60 i notabili palermitani... Ostia grazie a Dio non è ancora così, non è così e non sarà così. Però occorre non sottovalutare affatto quello che è accaduto in questa città... Il sindaco mi ha dato il compito in qualche modo di provare ad amministrare per un breve periodo questo territorio e ci stiamo provando con grave sacrificio... è chiaro che non possiamo essere lasciati soli abbiamo bisogno di un grande supporto (6)”
(1) Nel 2011 Giovanni Galleoni (detto il Baficchio) e Francesco Antonini (detto il Sorcanera) furono uccisi in via Forni a Nuova Ostia distante diversi km dal Parco dei Ravennati di Ostia Antica.
(2) Sabella si riferisce alle critiche ricevute per la sua solidarietà espressa dopo due dubbi incendi, da lui spacciati senza esitazione per attentati mafiosi: quello del locale Quore Matto (ma ad andare a fuoco è stata la porta della vicina e non quella del locale) e di un'edicola a Nuova Ostia, che non pagava per l'occupazione del suolo pubblico e appena sfiorata dalle fiamme. La mafia dunque fa cilecca col fuoco quando si tratta del PD. Entrambe le attività infatti appartengono ad esponenti del PD locale: Giovanni Zannola (ma non risulta ufficialmente socio di Quore Matto) e Sabrina Giacobbi (responsabile del circolo PD di Nuova Ostia, che non ha pagato per oltre dieci anni l'affitto al Comune di Roma, circolo che oggi è stato fatto chiudere).
(3) A Ostia l'unica condanna per associazione mafiosa è quella del clan Fasciani e le uniche indagini in corso per associazione mafiosa sono quelle di mafia capitale che coinvolgono Tassone. Sabella confonde la criminalità con la mafia: forse dovrebbe ripassare l'articolo 416bis del codice penale.
(4) Sabella è stato nominato Assessore il 23 dicembre 2014 dopo gli arresti di Nuova Alba di luglio 2013 e quelli di mafia capitale 1 del 3 dicembre 2014 e spostato poi ad Ostia il 29 aprile 2015, dopo cioè le forzate dimissioni di Andrea Tassone. Sabella non scopre nulla perché anche mafia capitale 2 (4 giugno 2015) è frutto di indagini condotte dalla Procura di Roma negli anni 2013-2014.
(5) Sabella usa in maniera impropria il termine 'negazionismo'. Forse voleva dire ‘la negazione dell'esistenza della mafia’, ma sappiamo quanto stia a cuore al PD che la mafia sia ‘nera’.
(6) Sabella usa una frase infelice, la stessa impiegata da Tassone prima degli arresti per mafia capitale: "A Ostia c'è la mafia, mi dimetto...non pretendevo carri armati ma almeno una mazza fionda, il sindaco Marino ci ha lasciati soli".
Auguri sinceri a Sabella.
(qui, il video)
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