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lunedì 14 dicembre 2015

COMMISSIONE ANTIMAFIA, LE STRUMENTALIZZAZIONI DI FEDERICA ANGELI


Riportiamo qui di seguito la sbobinatura degli interventi dell'On. Rosy Bindi, Presidente della Commissione Antimafia, nella conferenza stampa tenutasi presso la Guardia di Finanza di Via della Fiamme Gialle ad Ostia, mercoledì 9 dicembre 2015 alle 15:11. PER OPPORTUNA E CORRETTA INFORMAZIONE.
Alla
domanda di Federica Angeli sulle ‘finte’ associazioni antimafia e sulla 'dis'-informazione locale (due delle ossessioni della Angeli), La Bindi non risponde sul caso Ostia, come strumentalmente ha voluto far credere la Angeli e La Repubblica, bensì dice semplicemente “E’ evidente che tra i tanti casi che si sono verificati in Italia in questo periodo Ostia sarà oggetto della nostra attenzione […] non siamo abituati a sparare sentenze”. Si evince chiaramente, dagli interventi degli Onorevoli e dei Senatori presenti, che durante le audizioni tenutesi la mattina e che sono state secretate, si è parlato delle infiltrazioni nella macchina amministrativa municipale, nelle concessioni demaniali e nella politica. Infine, l'ultima parte della conferenza stampa, che La Repubblica ha montato con l'evidente volontà di mistificare la realtà, è dedicata ai casi della Campania e della Calabria e non di Ostia. Il video della conferenza stampa è disponibile al seguente LINK.  Rinnoviamo piena condivisione delle parole dell'On. Rosy Bindi, come già fatto nei giorni scorsi ( LINK) e auspichiamo quanto prima che venga ripristinata la verità dei fatti.

"Buonasera a tutti e grazie di essere qui. Oggi abbiamo iniziato il nostro approfondimento su Ostia all’interno di un’inchiesta più ampia che la nostra Commissione sta svolgendo ormai da circa 1 anno su Mafia Capitale. Da oggi abbiamo iniziato o meglio ripreso un approfondimento su Ostia con una missione specifica che ci ha portato qui. Ringraziamo la Guardia di Finanza per l’ospitalità. Abbiamo ritenuto e riteniamo che l’approfondimento su Ostia per la nostra inchiesta sia particolarmente importante non solo perché qui vivono circa 300mila persone. Questo Municipio è più grande di molte città capoluogo nel nostro Paese ed è più numeroso della città di Reggio Calabria che era stata la città capoluogo sciolta per infiltrazione mafiose ed ha un numero di abitanti minore del Municipio di Ostia. Avevamo iniziato il nostro approfondimento oltre che con la Procura naturalmente, sentendo l’Assessore alla Legalità, l’Assessore Sabella e oggi siamo venuti qua per ascoltare la Commissione Prefettizia che è stata nominata dopo lo scioglimento decretato dal Governo. Abbiamo anche ascoltato il Comandante delle forze di Polizia, abbiamo ascoltato la Direttrice del X Municipio, l’Arch. Cinzia Esposito, ci scusiamo molto per non essere riusciti oggi ad ascoltare le parti sociali, in maniera particolare l’associazione Libera, l’associazione anti-racket, l’associazione Federbalneari che ascolteremo la prossima settimana in sede. Ci scusiamo molto con loro ma i nostri lavori questa mattina si sono protratti per necessari e doverosi approfondimenti da parte nostra e questo pomeriggio al Senato sono previste votazioni. I Senatori devono rientrare e quindi abbiamo dovuto interrompere. Per noi è stata una mattina molto importante, abbiamo attraverso gli incontri che abbiamo avuto ci siamo confermati sulla opportunità e bontà della decisione assunta dal Governo quando ha deciso di commissariare questo Municipio, decisione che è nata, come sapete, da una situazione che si è venuta a creare sicuramente con l’inchiesta di Mafia Capitale e ha visto anche le dimissioni del Presidente del Municipio, ma che, come tutti sanno, trova le sue motivazioni in una presenza di criminalità organizzata locale che opera in questo territorio e che rivendica l’occupazione, la padronanza di questo territorio da molto tempo. E quindi la decisione del governo è stata una decisione giusta e oggi ce ne siamo più che mai convinti e confermati. Riteniamo che questa sia un’occasione molto importante per questo Municipio, per questo territorio, per le forze sane di questa comunità, per le tante associazioni che ci sono, ma soprattutto per i cittadini comuni che devono poter vivere in questo territorio senza dover vedere compromessa la loro libertà, la loro sicurezza, senza subire nessuna padronanza che non sia quella della Legge. E per questo motivo noi siamo stati molto incalzanti e molto esigenti, soprattutto con la Commissione Prefettizia alla quale abbiamo chiesto di avere coraggio. Certo non mancherà il coraggio e non abbiamo motivo di dubitare che questo coraggio ci sarà, ma è assolutamente necessario si approfitti finalmente, dopo molti anni, per creare una vera discontinuità in questo territorio. Che si faccia un’analisi approfondita di tutto ciò che già la Commissione Magno aveva indicato sulle concessioni, sulla gestione del Litorale, su tutte le grandi questioni che riguardano questa comunità. Che si intervenga suoi ruoli amministrativi di questo Municipio, laddove se ne ravvisa la necessità naturalmente, ma sappiamo bene che se la situazione è stata così critica in questi anni è anche perché i poteri criminali hanno trovato degli interlocutori anche nella Pubblica Amministrazione, anche nella Politica e che si sia altrettanto seri e impietosi nei confronti di quelle parti della società di questa comunità che sono in qualche modo avvantaggiati dalla presenza dei poteri criminali, magari non necessariamente collusi, ma semplicemente indifferenti, silenziosi e magari capaci di trarne vantaggio. Abbiamo anche ascoltato come sapete il responsabile ad interim delle forze di Polizia Locale e così l’attuale Direttrice del Municipio. Anche a loro abbiamo naturalmente chiesto di proseguire nel loro lavoro e soprattutto abbiamo assicurato tutto l’appoggio della Commissione, la Commissione Parlamentare Antimafia, perché la Commissione Prefettizia, perché l’Architetto Direttrice di questo Municipio, perché tutte le forze sane di questa comunità abbiano l’appoggio da parte del Governo, che significa dotare questo Municipio del personale amministrativo che ha le competenze giuste, dotare la Commissione di poteri anche straordinari per intervenire e così l’appoggio della nostra Commissione nei confronti di quanti davvero vogliono approfittare di questa decisione che finalmente è stata assunta per creare una rottura con il passato e restituire questa comunità a tutte le sue straordinarie possibilità. Questo è l’affaccio sul mare della Capitale, questo è un territorio di grandi potenzialità, ed è giusto che queste siano messe a disposizione di tutti e non siano invece, come dicevo, prigioniere di chi ha voluto approfittarne in questi anni. Grazie. Sono sicura che i colleghi a partire dal capogruppo del PD al vice Presidente Gaetti e gli altri rappresentanti di Sinistra Italiana e del Movimento 5 Stelle vorranno aggiungere qualcosa alle mie parole.

Seguono gli interventi di Mirabelli (PD), Costantino (Sinistra Italiana), Gaetti e Nutti (M5S) e si evince chiaramente che durante le audizioni si è parlato delle infiltrazioni nella macchina amministrativa municipale, nelle concessioni demaniali e nella politica (disponibili sempre al medesimo LINK

Alla domanda di Federica Angeli sulle ‘finte’ associazioni antimafia e sull’informazione locale, questa la risposta integrale:
 

Credo sicuramente come loro sanno noi come Commissione Parlamentare abbiamo iniziato un’inchiesta sull’antimafia proprio perché riteniamo che spesso la Mafia sa usare anche l’antimafia e come ci sono delle associazioni che hanno la loro ragione sociale nel combattere la Mafia ci sono delle associazioni che nel nome dell’antimafia creano confusione e finiscono appunto per essere a favore delle Mafie, che magari sono anche in alcuni casi i loro finanziatori. E’ evidente che tra i tanti casi che si sono verificati in Italia in questo periodo, Ostia sarà oggetto della nostra attenzione. Abbiamo dato prova in questi primi due anni di lavoro che non siamo abituati a sparare sentenze, non è il nostro compito, questo lo fanno i magistrati. Facciamo un lavoro di conoscenza seria per offrire elementi di conoscenza e anche per intervenire nelle modifiche della legislazione laddove si renda necessario. Quindi, sul caso di Ostia, anche oggi ci siamo confermati che c’è la necessità di fare un lavoro proprio nella nostra inchiesta sull’antimafia. Come sapete abbiamo lavorato anche con un Comitato su Mafia e Informazione, in quel Comitato che ha già concluso con una relazione che mi auguro presto andrà alla discussione dei due rami del Parlamento. Abbiamo incontrato e audito molti giornalisti che sono oggetto di intimidazione da parte delle Mafie che chi fa corretta informazione spesso è oggetto di minacce da parte delle Mafie, sapete che molti giornalisti sono stati uccisi dalle Mafie proprio perché facevano il loro dovere, ma abbiamo anche nella nostra relazione messo in evidenza che come c’è dell’informazione che combatte la Mafia ed è minacciata dalla Mafia, c’è un’informazione che è in mano alle Mafie per fare controinformazione. Ci sono degli editori che sono in mano alle Mafie e noi li abbiamo denunciati. E quindi volevo rassicurare che il caso di Ostia sarà preso in esame”.

Alla domanda di Mirko Polisano de Il Messaggero, sull’ipotesi di incandidabilità dei consiglieri l’On. Rosy Bindi risponde:

Se c’è un aspetto che è risultato chiaro dall’inizio di questa vicenda che non è stato nascosto da nessuno è la conferma che dove c’è mafia c’è il rapporto con la politica e c’è anche consenso sociale per altro. E’ risultato talmente chiaro che vorrei ricordare qua che le dimissioni di Presidente e Assessori del Municipio sono avvenuti prima dell’intervento della Magistratura. Quindi nessuno intende  coprire  le responsabilità di alcuno. La vicenda Mafia Capitale è iniziata (la nostra Commissione l’ha già chiarito insieme alla Procura) e ha avuto il suo salto di qualità con l’amministrazione Alemanno, ma noi non abbiamo mai negato che ci fosse anche stata la capacità di incidere e in qualche modo corrompere e compromettere anche l’amministrazione che poi, come voi sapete, ha visto il termine con le dimissioni dei consiglieri di maggioranza (Marino, n.d.r.). Quindi, non appartiene a questa Commissione e dall’altra parte per quanto riguarda poi la candidabilità questa è rimessa alle forze politiche. Saranno i partiti che decideranno. Come Commissione Antimafia continueremo ad applicare il nostro codice chiaramente o quanto meno a fare la fotografia delle candidature come abbiamo già fatto con il nostro codice che magari avrà bisogno di un ulteriore approfondimento. E’ il nostro codice che ci orienta che è approvato non da una forza politica ma da tutte le forze politiche che fanno parte della Commissione. Poi, la candidabilità le responsabilità politiche sono dei partiti e quindi io mi astengo da Presidente dal parlare da questo punto di vista. Ho le mie idee, ma credo che siano note e non devo ripeterle qui […]


La parte finale riportata nel video de La Repubblica, è la risposta ad una giornalista che chiede a che punto si è con l’audizione sui fatti di Calabria e Campania:
Il nostro scopo è anche quello di togliere le ombre. Non è bene che, perché c’è qualcuno che sbaglia venga delegittimato un lavoro straordinario che è stato fatto in questi anni di lotta alla mafia da parte di magistrati, di forze di polizia, di associazioni e quant’altro. Anzi. Vogliamo rilanciare quest’opera e da certi punti di vista secolarizzarla anche, nel senso che per fare l’antimafia non bisogna essere né essere eroi né professionisti. Bisogna essere cittadini che fanno il loro dovere, giornalisti che fanno il loro dovere, magistrati che fanno il loro dovere, finanzieri che fanno il loro dovere,  politici che fanno il loro dovere, preti che fanno il loro dovere, questa è l’antimafia. Se sono diventati eroi è perché noi non abbiamo fatto la nostra parte. Se ciascuno di noi fa la propria parte non c’è bisogno di eroi e quindi questo è il senso del nostro lavoro”.             

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